Una perfetta organizzazione
e un grande entusiasmo per le opere esposte
il 5 maggio si è conclusa a Viterbo la mostra
di Bruno Paglialonga
La cronaca
Nel suggestivo scenario del Museo del
Colle del Duomo a Viterbo, si è conclusa il 5 maggio la esposizione
delle opere del nostro amico e grande artista Bruno Paglialonga.
Le opere esposte... alcune non le
conoscevamo, sono apparse di una qualità ed eccezionale esecuzione
tecnica da lasciare una forte impressione sia ai visitatori accorsi
numerosi che a noi che ne conoscevamo, attraverso alcune immagini la
straordinaria cura nella applicazione dei metodi e tecniche,
riconducibili solo ai grandi dell'arte.
I tratti delle matite poste sulla carte
e le incisioni di Bruno, riuscivano a far disorientare i convenuti e
gli esperti, sulla conflittualità in concorrenza tra i cromatismi
delle sue tele e la luce e la trasparenza delle opere in grafite.
La critica
L'esaltazione dell'avvenimento è
passata soprattutto attraverso la bellissima analisi critica
dell'esperta Sara Catanese, che ha saputo ben esporre l'anima
artistica di Bruno Paglialonga sottolineando il dinamismo del colore
e la potenza del segno, deciso e accurato... addirittura scrupoloso,
entrando così nella personalità strutturale del nostro amico
artista e facendone un quadro preciso della sua straordinaria
accuratezza e organizzazione nel produrre le sue opere.
Parole che ci hanno riempito di
orgoglio, per avere nei nostri “ranghi” un'artista come Bruno.
Vivo apprezzamento nelle parole
scaturite da Sara per le opere di Leonardo, presenti alla mostra,
che anno fatto da introduzione alla mostra di Bruno con un grande
impatto di colori “protagonisti assoluti delle tele di Leonardo”.
Una eredità quella lasciata dal papà,
definita “ingombrante” ma che deve proseguire in un dialogo fatto
di “accostamenti cromatici”... che dimostra nel figlio-artista
Leonardo l'esigenza di una pittura posta nelle sue tele, senza porsi
confini, e sovrapporre i colori col fine di poter esprimere e
mostrare la propria sensibilità.
Il luogo
Quello che volevamo porre
all'attenzione dei nostri associati e amici, (specialmente gli
assenti) è il contesto dove si è svolta la mostra, nel Museo del
Colle del Duomo di Viterbo tra imponenti edifici della piazza San
Lorenzo, la Cattedrale la sua torre campanaria e il Palazzo Papale.
All'interno un percorso nel giardino
archeologico del museo, tra manufatti ceramici, lapidi e materiale
archeologico... con un percorso dove si alternano opere di arte sacra
di varie epoche e provenienti da chiese delle diocesi di Viterbo.
L'organizzazione
Non possiamo che fare un forte applauso
multimediale all'organizzazione curata in maniera professionale e con
gusto da Archeoares (www.archeoares.it)
con una gestione, a noi parsa unica, nel genere di questa società
che opere nel settore dei beni culturali e dell'editoria, un vero
supporto strategico per il turismo della Città di Viterbo.
Arrivederci alla prossima a...
Fiuggi....
Attenzione poi tocca anche a noi...
Viterbo ci aspetta!!
vi invitiamo a visitare il sito web
della struttura viterbese: www.archeoares.it
effettivamente la "location" è stupenda. le opere di Paglialonga non avranno certo sfigurato: per quel poco che ho visto, mi sembra veramente un grande maestro. che dire carissimi......ad majora! e speriamo che tanta vena artistica contribuisca ad elevare anche noi comuni mortali. baci a tutti
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